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venerdì 15 maggio 2015

SONY DSC-HX400V: Recensione Zoom 50X

Il mondo della fotografia è affascinante, ma piuttosto complicato.
In giro vediamo le persone fotografare qualsiasi cosa (compresi se stessi). Fanno foto in continuazione, e per farle alcuni utilizzano gli smartphone, altri i tablet,  e infine ci sono quelli che pensano (e sono sempre di meno), che per fare una foto ci voglia una macchina fotografica.

Ovviamente io rientro in questa categoria. Certo, capita anche a me di utilizzare lo smartphone per fare al volo una foto da inviare ad amici e familiari, però ho sempre pensato, a torto o a ragione, che per fare le foto ci voglia una fotocamera, così come per fare i video ci voglia una videocamera.
(questa ultima affermazione ho scoperto essere non del tutto veritiera, ma questo è un altro discorso)

E qui nascono i problemi, quale macchina comprare?

Ho pensato che la cosa più importante fosse poter avere sempre dietro la macchina fotografica, così da poter scattare al volo qualche scena interessante

Quindi ho iniziato con una compatta molto piccola ed economica, ero affascinato dalle sue dimensioni ridotte e dal prezzo, (circa € 100).

E' stato un grave errore, in pratica, tranne che in giornate soleggiate e all'aperto, non si riusciva a fare una foto che non fosse sfocata/mossa. Un incubo.

Ed ecco quindi la prima lezione del mio personale corso di fotografia, la portabilità è inversamente proporzionale alla qualità ( a parità di prezzo).

Ho così iniziato ad informarmi sulle caratteristiche che deve avere una macchina fotografica per poter sperare di fare belle foto, è qui ho avuto la prima sorpresa. Il numero di megapixel.

Ad una prima occhiata, in qualsiasi centro commerciale, nel reparto relativo alle macchine fotografiche, i cartellini che indicano le caratteristiche tecniche, riportano come prima voce il numero di MegaPixel. L'idea di fondo è che maggiore è questo valore, maggiore è la qualità della fotocamere.
SBAGLIATO
In linea di massima, uno tra gli elementi più importanti per ottenere foto di buona qualità, non è il numero di megapixel, ma la dimensione del sensore.
Il sensore è l'oggetto che integra i pixel. Maggiore è la dimensione del sensore, maggiore è la quantità di luce (e quindi di informazioni) che è in grado di catturare. Per tale motivo, un sensore più grande, pur con un numero minore di pixel, produrrà immagini migliori rispetto ad un sensore più piccolo con più pixel.

Ecco perchè gli smartphone (e i tablet) non possono competere con una buona macchina fotografica. I sensori, nei moderni smartphone, per motivi di spazio, non possono che essere molto piccoli.

Ovviamente le variabili che incidono sulla qualità di una foto sono molte altre, a titolo di esempio il gruppo ottico (cioè il percorso che la luce deve compiere per arrivare al sensore), il flash, lo zoom, i controlli disponibile etc.

Internet è pieno di siti dedicati alla fotografia, e chi vorrà non avrà problemi a trovare informazioni dettagliate su tutti gli aspetti di questo affascinante universo.

Appreso quindi che le dimensioni contano, ho gettato alle ortiche (in realtà regalato al mio primogenito) la compatta economica, e ho comprato una Mirrorles Sony NEX-3N (il modello base).

Tutto è cambiato, finalmente foto degne di questo nome. Ho scoperto una serie di potenzialità incredibili. Mi si è aperto il mondo della fotografia con basse luci.

La cosa bella delle mirrorless è che, in un corpo compatto, integrano il sensore di una Reflex. Sono quindi un oggetto, non invasivo, da portarsi dietro. Con l'obiettivo di serie, un 15-55mm, le sue dimensioni superano di poco quelle di una compatta, ma permette una qualità decisamente soddisfacente.

La mirrorless acquistata è senza dubbio un ottimo viatico per passare ad un livello fotografico superiore.
Soddisfatto del mio acquisto, mi sono recato alla recita di fine anno di mia figlia, pronto a immortalare come si deve i ricordi.
Fiducioso ho preso posto e, sorpresa, sebbene le foto scattate fossero di indubbia qualità, il soggetto che mi interessava (mia figlia appunto), appariva un poco troppo piccola.

Ho così imparato la seconda lezione, l'importanza dello ZOOM. Data la distanza tra il palco e il mio posto, l'obiettivo di serie della NEX, ottimo per i primi piani, ovvero quando puoi avvicinarti molto al soggetto, non è adatto a ritrarre soggetti distanti.

Eccoci quindi pronti ad approfondire gli aspetti relativi al concetto di ZOOM.

Quando parlo di zoom, intendo quello ottico, lasciate perdere lo zoom digitale, che sebbene pubblicizzato su ogni macchina fotografica (o videocamera), si limita a stiracchiare l'immagine sgranandola.

La prima informazione che ho appreso e che mi pare opportuno condividere, è il significato della terminologia ZOOM 3X, 10X etc.

Queste informazioni, utili solo per i neofiti, in realtà non dicono molto.

Tecnicamente la dicitura 3X significa che l'immagine può essere visualizzata (e quindi fotografata) con un fattore di ingrandimento pari a 3, parimenti uno zoom 10X significa che l'immagine può avere un ingrandimento pari a 10. Sembrerebbe quindi tutto abbastanza chiaro, ma non è così.

Mi spiego con un esempio.

Una immagine di un cm quadrato, ingrandita 10 volte (zoom 10X) avrà alla fine una dimensione di 10 cm quadrati, tuttavia se ho la stessa immagine, ma di 4 cm quadrati, e applico uno zoom solo pari a 3X, avrò un'immagine di 12 cm quadrati.

Alla fine l'immagine più grande non è quindi quella a cui ho applicato uno zoom 10X, ma quella con zoom 3X.

E' per questo motivo che i neofiti parlano di zoom e gli esperti di lunghezza focale,

La lunghezza focale, a differenza dello concetto di zoom, è una misura assoluta. per avere un termine di paragone, l'occhio umano ha una lunghezza focale di 50mm, questo significa che fotografare con un obiettivo 50mm, riproduce una immagine, così come la vede il vostro occhio.

In un obettivo 15-55mm, lo zoom si determina facendo il rapporto tra la lunghezza focale massima e la minima, 55/15, pari a 3.6. Questo obiettivo quindi presenta uno zoom 3,6X.
Considerando però che l'occhio umano ha una focale pari a 50mm, significa che l' ingrandimento di 3,6 non è rispetto a quello che vedete voi, ma rispetto a quello che "vede" la macchina con il suo obiettivo.

Altro concetto che ho appreso e che è importante ricordare è che la luminosità ( e quindi la quantità di luce, che in fotografia rappresenta la quantità di informazioni) che colpisce il sensore, diminuisce con l'aumentare dello zoom.
Quindi, potendo, è sempre meglio avvicinarsi al soggetto che fare una foto utilizzando lo zoom.

Nei casi in cui tuttavia non sia possibile avvicinarsi, ci vuole un obbiettivo più potente, ho quindi acquistato il SONY SEL 55-210 mm. Anche in questo caso lo zoom è pari a 210/55= 3,8X, tuttavia con questo obiettivo l' ingradimento rispetto a quello che vede l'occhio umano è effettivamente di circa 3 volte.

Il costo del solo obiettivo è praticamente pari a quello della macchina su cui è montato.

Durante le ricerche per questo acquisto, mi sono imbattuto in macchine fotografiche che tra le specifiche, vantavano uno zoom di molto superiore al mio  a prezzi inferiori al costo del solo obiettivo?

Dov'è il trucco?

Ho dovuto rimettermi a studiare.

La lunghezza dell'obiettivo, è strettamente correlata alla dimensione del sensore, in pratica, su un grosso sensore, uno zoom con una focale pari a 1000 mm presenta le dimensioni visibili nella foto:



Non molto pratico da portarsi dietro e piuttosto costoso.

Per ridurre le dimensioni dell'obbiettivo tuttavia basta ridurre quelle del sensore.
Ovviamente, come visto in precedenza, sensore pù piccolo = minore qualità.

Quindi dovrebbe essere ormai chiaro che la nuova moda degli ZOOM sempre più spinti, che ha ormai sostituito i Megapixel come elemento di marketing, comporta un prezzo da pagare in termini di qualità.

Altra considerazione molto importante sulle focali spinte, è che una piccolissimo movimento della mano, si traduce in un incredibile spostamento della inquadratura. Per capirci, provate a inquadrare la luna con il vostro telefonino e a farle una foto centrandola se ci riuscite.

E' per questo motivo che nella foto sopra (oltre che per il peso), l'obiettivo poggia su un solido cavalletto.

Fatte quindi tutte queste considerazioni, ha senso spendere soldi per una compatta Superzoom?

Vi sorprenderà perché per me la risposta e SI.

SONY DSC-HX400V


Questa macchinetta fotografica è dotata di uno zoom 50X con una focale equivalente che arriva a 1200 mm.

L'elenco di tutte le sue specifiche tecniche è facilmente reperibile on line, mi limiterò quindi a riportarvi le informazioni essenziali, ovvero:
  •  ottica ZEISS-Vario Sonnar T
  •  sensore CMOS Exmor R da 1/2,3" /7,82mm
  •  20,4 MegaPixel
  •  Wifi
  •  NFC
  •  Formato RAW
  •  zoom 50X per una lunghezza focale da 24 a 1200 mm
In pratica vede più lontano del gigantesco 1000 mm della foto.

Ovviamente non produrrà foto della stessa qualità. Ma la vera domanda è:
Per un uso amatoriale, questo oggetto come scatta?

Considerando le caratteristiche ultraspinte dello zoom, la mia risposta è sorprendentemente bene.

Ero abbastanza scettico sulla qualità di una foto alla massima focale, ma, pur considerando le ottime condizioni di luce e un soggetto quasi fermo, trovo il risultato dello scatto, entusiasmante.


Questa prima foto è stata scattata senza nessun zoom con una lunghezza focale di 24mm.


Questa seconda foto è un semplice ingrandimento della precedente, fatta con il computer (in pratica uno zoom digitale), per permettervi di seguire la direzione in cui ho puntato l'obiettivo con lo zoom al massimo.


ed ecco la foto scattata con lo zoom 50X (lunghezza focale 1200mm)

Trovo tutto ciò sbalorditivo, la foto è stata scattata senza l'ausilio di un cavalletto, ma impugnando la macchina con le mani. Lo stabilizzatore della fotocamera fa quindi evidentemente un ottimo lavoro.

Ovviamente la qualità cala in ambienti bui e/o con soggetti in veloce movimento, ed è per questo che esistono anche i mostruosi zoom professionali. 
Ma in ogni caso, una macchina come la SONY DSC-HX400V è indubbiamente una ottima compagna di viaggio, mostrando una elevata luminosità alle corte focali e garantendo in ogni caso ottimi risultati alle lunghe focali.

Ovviamente parliamo sempre di macchine di fascia piuttosto economica, e i puristi della fotografia hanno mille validi motivi per rifiutare questo tipo di prodotto. Ma per tutti gli altri, con questa macchina non ci si può che divertire, e tutto ciò che vedono i vostri occhi, può essere ripreso, da una barca che veleggia lontano a uno scoiattolo spensierato su un ramo di un albero.

P.S. ho letto di una nuova macchina di questo tipo con uno ZOOM pari a 80X, In pratica potrete fotografare anche soggetti che non vedete ad occhio nudo.